Il cuoio capelluto è, molto semplicemente, la parte della testa ricoperta dai capelli. E’ suddiviso in cinque strati, di cui il più superficiale è formato dalla pelle ed è pertanto sottoposto alle alterazioni tipiche che riguardano il derma: qui si trovano le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi. Gli strati più profondi sono nell’ordine: il tessuto connettivo, che oltre all’adipe ha per costituente un tessuto fibroso che contiene i nervi e i vasi sanguigni del cuoio capelluto; l’aponeurosi epicranica, tessuto duro; il quarto strato è separativo tra i primi tre e l’ultimo; che è il pericranio, la parte del cuoio collegata all’osso, cui fornisce nutrimento e sostentamento.

migliore integratore capelli Il cuoio capelluto ha in primo luogo il compito di proteggere il cervello, sia attraverso la produzione di capelli, sia con la termoregolazione del capo, attraverso il filtraggio dei raggi solari e la fuoriuscita dispersiva del calore in ambienti freddi. Inoltre, con le ghiandole sebacee e sudoripare, si assicura la lubrificazione degli strati superficiali del cuoio. Il cuoio capelluto è l’habitat naturale su cui germogliano, come piante nel terreno, i capelli: la sanità e la cura dell’habitat, perciò, sono in grado di assicurare la salute e la crescita dei nostri capelli. Quindi in sostanza quando si hanno problemi di capelli la prima cosa da analizzare è il cuoio capelluto.

Se il cuoio capelluto è Sano i capelli saranno sani

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Le più comuni anomalie del cuoio capelluto

Come detto in apertura, il cuoio capelluto è sottoposto ad alterazioni d’ogni sorta. Le più comuni sono le seguenti.

Prurito al cuoio capelluto

Tipico e minore problema del cuoio capelluto è il prurito. Solitamente si manifesta con la sintomatologia classica di un fastidio generalizzato in punti specifici della testa, talvolta presentandosi in compagnia di un vago senso di bruciore. Le cause sono molte come vedremo a seguire: la forfora in primis, ma anche la follicolite, la tigna o la dermatite seborroica. Quando il prurito al cuoio capelluto è di forte intensità, ad esso si accompagna dolore alla cute. In ogni caso il prurito può essere sintomo precoce di un problema al cuoio capelluto, preannunciando talvolta la caduta dei capelli.

Forfora o Pitiriasi (desquamazione cutanea)

migliore integratore capelli La forfora è un processo normale, fisiologico, di ricambio delle cellule che comporta la desquamazione del cuoio capelluto. Il problema sorge quando entra in gioco una disfunzione del cuoio capelluto. In presenza di anomalie di sorta, la quantità di cellule espulse si accumula e si addensa in grumi di cellule morte, appunto la macroforfora biancastra visibile ad occhio nudo. Allo scopo di prevenire, limitare o eliminare il problema alla radice è necessario un trattamento locale mirato come ad esempio uno shampoo antiforfora.

Cute secca o Asteatosi

In assenza di adeguati apporti di acqua e di grassi al cuoio capelluto, e quindi in presenza di un disequilibrio idro-lidipico, si verifica per la pelle del capo la disidratazione e la secchezza, con ciò provocando la secchezza stessa dei capelli oltre alla cute secca. Le soluzioni sono varie e possono insistere sia per via interna, e quindi ripristinando l’equilibrio attraverso la rimozione dei problemi corporei che hanno indotto il problema; sia per via esterna, con prodotti – non fai-da-te, ma clinicamente testati e consigliati – in grado di lubrificare per via esogena il cuoio capelluto e i capelli.

Dolore al cuoio capelluto o tricodinia

Il dolore al cuoio capelluto che in alcuni casi segue al prurito, può essere un’anomalia a se stante che prende il nome di tricodinia. Questa patologia molto diffusa si manifesta con una sensazione di bruciore proveniente dalla cute dei capelli. Anche in questo caso le cause possono essere varie: dall’infiammazione dovuta all’eccesso di sebo, o per via della forfora; ma anche lo stress e la dermatite seborroica, a causa delle irritazioni che provoca, o il bruxismo, un problema meno tipico, ma che genera ipersollecitazioni dei muscoli cranici con conseguente infiammazione.

Psoriasi del cuoio capelluto

La psoriasi è una patologia della pelle che può riguardare anche il primo strato dermico del cuoio capelluto. Si manifesta come un’irritazione superficiale localizzata, in macchie e con squame simili alla forfora, ma di colore cenerino, grigiastro. La psoriasi non produce caduta dei capelli, riguardando costituenti del cuoio che non includono i follicoli piliferi, ma crea disagio e prurito sul capo. La psoriasi è una malattia genetica e per tanto non facilmente trattabile, o meglio non rimovibile in via definitiva. Le opzioni per limitarne gli effetti sono comunque viabili ed è sempre da noi promossa una diagnosi medica.

Seborrea o Ipersecrezione Sebacea

migliore integratore capelli Quando le ghiandole sebacee presenti nello strato superficiale del cuoio capelluto producono sebo in eccesso per via di una disfunzione patologica, si è in presenza di seborrea, più chiaramente detta: ipersecrezione sebacea. Con la seborrea i follicoli piliferi si accumulano di sebo, causando cute oleosa, capelli grassi, follicolite o alopecia seborroica. Il problema dell’ipersecrezione sebacea non è facilmente trattabile: l’eliminazione radicale non si verifica spesso, ma la tricologia moderna è in grado di intervenire con successo per minimizzare l’anomalia.

Dermatite Seborroica

La dermatite seborroica ha una sintomatologia per molti aspetti comune alla forfora e alla psoriasi, ma i suoi effetti sono più evidenti e sgradevoli. Pur caratterizzata da desquamazione fosforosa e arrossamento della pelle del cuoio, la patologia si sviluppa per via di una produzione di sebo qualitativamente scarsa o quantitativamente patologica (insomma troppo o troppo poco sebo). La dermatite è perciò un segnale chiarissimo di disequilibrio nel rapporto tra la cute e il sebo. Al di là dei casi più gravi, per cui sollecitiamo l’assistenza medica, la dermatite seborroica può essere pazientemente contrastabile con l’aiuto di trattamenti locali. In ogni caso vale sempre l’adagio di contattare preventivamente una visita nello studio tricologico di fiducia.

L’iperidrosi

Oltre alle ghiandole sebacee, il cuoio capelluto contiene al suo interno le ghiandole sudoripare. Queste, che producono sudore, possono determinare, nei casi di eccessiva secrezione sul cuoio capelluto, l’eccessiva untuosità del capello. L’ipersecrezione di sudore delle ghiandole è detta iperidosi, ed è dovuta frequentemente alla genetica del soggetto – ma in molti casi alla psicologia di questo ed un’eccessiva emotività. Altre cause frequenti sono l’utilizzo di prodotti chimici o igienici fortemente sconsigliabili per via delle loro conseguenze sul cuoio capelluto.

La tigna

La tigna è un fungo che può colpire il cuoio capelluto, e si manifesta come chiazza eritematosa che comporta desquamazione. Attraverso le spore e con i suoi filamenti, il fungo penetra nello stelo del capello e da lì fino al suo bulbo, causando lo spezzamento del capello alla base. In quanto fungo, la tigna è contagiosa. I soggetti più a rischio sono i giovanissimi e coloro i quali peccano d’igiene. La tigna non è permanente, ma per sconfiggerla è necessario rivolgersi ad un centro tricologico in grado di effettuare trattamenti specifici che nel giro di pochi mesi determinano la scomparsa della micosi.

Follicolite decalvante

La follicolite decalvante declama nel nome le sue sgradevoli conseguenze. Pur essendo piuttosto rara, la follicolite a questo livello colpisce proprio il follicolo pilifero su cui germina il capello. Attaccandolo, lo distrugge, comportando la caduta dei capelli e la formazione di macchie rotonde di alopecia, nel cui perimetro si diffondono pustole rossastre ben visibili. La follicolite si caratterizza inizialmente come un’infiammazione, generando pustole alla base del follicolo. Causa più frequente della patologia è un problema nel sistema immunitario, incapace di rispondere adeguatamente all’affezione dello stafilococco aureo.

Lichen planus

Il lichen planus si manifesta come eruzione cutanea, comparsa di papule vermiglio-violastre, eritemi e desquamazione. La sua progressione, in assenza di trattamento adeguato, comporta poi la comparsa di cheratosi follicolare e un’atrofia cicatriziale.

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